L'impatto della fatturazione B2G sulle transazioni B2B
Ogni anno, circa il 14% del PIL viene speso dalle autorità pubbliche nell'UE. Nei settori più significativi come l'energia, i trasporti, la gestione dei rifiuti, la sanità e i servizi di istruzione, alcuni dei principali acquirenti provengono dal settore pubblico. La maggior parte dei “big player” sono anche i maggiori fornitori del settore pubblico (circa il 70%). Questo, insieme a transazioni coerenti, è stato uno dei motivi principali per cui i governi di vari paesi del mondo hanno spinto per rendere obbligatoria la fatturazione elettronica. E ora, come molti di voi già sapranno, tante aziende in tutto il mondo stanno lavorando per raggiungere livelli più elevati di interoperabilità e migliori condizioni commerciali adeguandosi alle nuove normative sulla fatturazione elettronica B2G nei rispettivi paesi. Ma non è tutto.

  

È evidente che sia gli enti governativi che le aziende hanno iniziato a muoversi verso l'introduzione di transazioni B2B digitali. Secondo CEF Digital (2021), 26 paesi, inclusi 23 Stati membri, hanno implementato una soluzione B2G di fatturazione elettronica, che consente loro di espandersi al B2B in futuro. Questa non è una coincidenza. Funziona così in un ambiente di business competitivo: ogni azienda vuole un vantaggio, ed è possibile ottenerlo se si decide di automatizzare davvero i processi della supply chain. Scegliere una piattaforma di fatturazione elettronica è uno dei modi per farlo.

Cosa significa fatturazione elettronica B2G per le transazioni B2B?

I vantaggi della fatturazione elettronica B2B sono noti, e sono tanti, ad esempio meno errori umani, dati di qualità superiore, maggiore efficienza aziendale e completa trasparenza nei processi e nelle relazioni commerciali: non c'è da stupirsi del perché sempre più aziende sono interessate a questo topic.

L'impatto sulle transazioni B2B è già visibile nei paesi in cui oggi lo scambio di documenti B2G è obbligatorio. Fornire l'accesso a un portale elettronico per gli appalti della pubblica amministrazione offre già alle aziende la possibilità di pensare a come ciò ripaga, il che le convince a implementare la fatturazione elettronica per il B2B senza prestare attenzione a obblighi specifici.

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Ad esempio, il 2020 ha mostrato che c'è una crescente necessità tra le aziende di oggi di sviluppare processi di supply chain paper-free; quindi, il numero di transazioni elettroniche B2B ha iniziato a crescere. Quando i governi hanno osservato i vantaggi della fatturazione elettronica B2G, hanno avviato il dibattito su come l'introduzione delle piattaforme B2B potesse essere vantaggiosa per l'intera esperienza di scambio di documenti. Il miglior esempio di una parte del mondo che ottiene benefici derivanti dalla fatturazione elettronica B2G obbligatoria (oltre allo scambio di documenti B2B non obbligatorio) è l'America Latina, dove l'implementazione ha aiutato più di 4 milioni di microimprese a crescere e migliorare la precisione dei rendiconti fiscali.

Un altro grande movimento che ci spinge verso transazioni digitali interoperabili è PEPPOL. Un formato comune come EN 16913 ha indotto molte aziende ad adottare uno standard di fatturazione elettronica globale e ad entrare nell'eProcurement. Attualmente, esistono 379 membri Open PEPPOL in 34 paesi. PEPPOL sta lentamente diventando globale, essendo stato introdotto in paesi come Australia, Singapore e Malesia. La rete aperta viene utilizzata per promuovere un formato comune e la digitalizzazione nelle transazioni B2B, creando un incentivo per la costruzione di un unico mercato digitale.

Fatturazione elettronica B2G: come funziona nei paesi europei?

Uno dei primi paesi ad adottare la fatturazione elettronica B2G e B2B (ora verso il B2C) è stato l'Italia. Nel maggio 2014 il B2G è diventato obbligatorio per tutte le amministrazioni. Solo tre anni dopo, il B2B è diventato obbligatorio per i soggetti passivi. Nel 2019, tuttavia, sia il B2B che il B2C sono diventati un obbligo, dando l'esempio ad altri Paesi europei su come introdurre la fatturazione elettronica su larga scala. Ciò ha aumentato le entrate statali di 2 miliardi di euro nell'ultimo anno.

Inoltre, c'è stato un aumento degli ordini B2B, grazie alle aziende che si sono adattate ai processi digitalizzati. Pertanto, l'adozione della fatturazione elettronica in Italia per B2G, B2B e B2C ha avuto un impatto enorme sulla digitalizzazione di altri processi che fanno parte della supply chain e delle attività di approvvigionamento. Nel 2020 l'Italia ha introdotto anche gli ordini elettronici obbligatori per la pubblica amministrazione nel settore sanitario.

Ma non è solo l'Italia ad aver aggiornato le modalità di scambio dei documenti elettronici. Spagna e Finlandia si sono completamente adattate alla fatturazione elettronica B2G, mentre la Germania ha reso obbligatoria la fatturazione elettronica B2G a partire dal 28 novembre dello scorso anno, rafforzando la collaborazione tra i settori, migliorando gli appalti e dando l'esempio agli altri Stati membri.

Che cosa significa tutto questo?

Con lo sviluppo dei processi di scambio elettronico dei documenti e la crescente necessità di una rete di approvvigionamento più unificata, le aziende di oggi considerano la fatturazione elettronica un'opportunità per migliorare l'efficienza aziendale e ridurre i costi. Con la crescente popolarità della fatturazione elettronica B2G, siamo convinti che seguirà la normativa B2B, poiché non solo contribuirà a migliorare la comunicazione tra i partner commerciali, ma porterà anche a nuove opportunità di business precedentemente non disponibili.

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