Banche: perchè investire nei processi robotici per la KYC
L'uso della robotica nel processo di verifica KYC apporta miglioramenti e risparmi alle attività di due diligence: vediamo come.
Come funzionano le soluzioni RPA nello svolgimento delle funzioni di KYC
Robotic Process Automation (RPA) è la tecnologia che consente a una persona di costruire un software (una "macchina" o un robot) per imitare le azioni di un essere umano durante lo svolgimento di un processo aziendale. KYC sta per Know Your Customer; è una verifica che le banche sono tenute a eseguire per assicurarsi che i loro clienti siano effettivamente chi affermano di essere.
Sono molte le istituzioni finanziarie che stanno esaminando le soluzioni RPA per le funzioni di KYC, per diversi motivi. In primo luogo, l’RPA migliora l'efficienza operativa automatizzando attività manuali e ripetitive come l'apertura di casi, la registrazione di aggiornamenti o la raccolta di dati per l'autenticazione KYC: è così possibile dedicare più tempo alle attività di maggior rilevanza e diventare più efficienti.
Nessun errore in vista: il processo di verifica KYC
In secondo luogo, l'accuratezza delle soluzioni RPA per il processo di verifica KYC è perfetta, con un tasso di errore quasi dello 0%: ecco perchè le modifiche alla documentazione che tolgono tempo ai dipendenti sono molto rare. Inoltre, la probabilità che i reclami dei clienti e le violazioni delle normative si traducano in multe è pressochè inestistente.
È noto che il settore finanziario sia tra i più regolamentati, quindi l'RPA è l’alternativa migliore per essere compliant con le normative attualmente in vigore. Lo strumento di autenticazione KYC funziona 24 ore su 24, 7 giorni su 7: non occorre che i dipendenti siano costantemente presenti, poichè l'RPA opera con massima precisione, raccogliendo costantemente informazioni sulle transazioni e analizzandole in base a diverse regole di convalida; in ogni caso, il dipartimento che gestisce la compliance viene immediatamente avvisato quando un robot rileva qualcosa di sospetto.
Solo 12 minuti per ottenere un risparmio evidente
In media, un analista AML dedica un'ora all'analisi di un caso sospetto. Con l'uso di RPA, quell'ora può essere ridotta fino a 12 minuti grazie all'automazione del processo di verifica KYC.
Solitamente, un team AML medio è composto da 50 analisti e lavora per un istituto finanziario con sede negli Stati Uniti, nel Regno Unito o in un paese dell'Europa occidentale. I guadagni medi di un analista variano tra $ 40.000 e $ 50.000 all'anno, a cui si aggiungono i costi di gestione del team, il supporto IT, l'affitto, e molti altri.
Ridurre i processi a 12 minuti con uno strumento RPA equivale quindi a un risparmio notevole per quegli istituti che si affidano alla robotica per i controlli di KYC.
Innovare: cosa occorre per stare al passo con il mercato
Le istituzioni finanziarie hanno una cultura avversa al rischio quando si tratta di compliance: si concentrano maggiormente sul minimizzarlo, piuttosto che apportare un cambiamento. Bisogna ammettere che oggi molti compiti non possono essere svolti solo da un computer, come l'analisi dei dati raccolti. Tuttavia, la tecnologia dovrebbe essere utilizzata come supporto generale per gestire attività ripetitive.
Cercare un cliente nel database dei sospetti, verificare se il cliente non è in una warning list, controllare l’immagine del cliente online: tutte queste attività possono e devono essere automatizzate con l'uso della RPA, che può anche suggerire quali ulteriori passi intraprendere, anche se la decisione finale spetta sempre a un essere umano.
Oggi, le istituzioni finanziarie devono affrontare un eccesso di lavoro derivante sia da normative in continua evoluzione che da soluzioni IT scadenti. Pertanto, è fondamentale automatizzare il processo di verifica KYC per anticipare l’evoluzione del mercato ed evitare di rimanere indietro rispetto ai competitor.
Sanzioni internazionali: come evitarle
Studi recenti mostrano che le multe globali sugli istituti finanziari ammontano a 36 miliardi di dollari, a causa della non conformità alle normative antiriciclaggio e ad una scorretta autenticazione KYC: un aumento del 160% dagli ultimi 15 mesi. Inoltre, da settembre 2018, le istituzioni finanziarie europee rappresentano i due terzi di tutte le sanzioni emesse dalle autorità di regolamentazione statunitensi. Le banche con sede nella regione EMEA sono state multate 10 volte tanto ($ 216 milioni di dollari) rispetto alle istituzioni statunitensi ($ 20 milioni di dollari) nello stesso periodo. Le grandi banche hanno subito i provvedimenti più severi: nel 2019, 12 delle 50 banche più importanti del mondo sono state multate per inosservanza dei regolamenti AML e KYC. Le sanzioni non scompariranno: il numero di istituzioni multate aumenterà, insieme all'importo da pagare.
Ciò che abbiamo descritto dimostra chiaramente che l'implementazione di un RPA per l'autenticazione KYC dovrebbe essere una priorità: non solo proteggerà un istituto da sanzioni indesiderate, ma ridurrà anche i costi e renderà il lavoro degli analisti AML più soddisfacente.